CARTA DEL PANATHLETA
L’essere Panathleta mi impegna a:
- Onorare il motto Ludis Iungit e a promuovere l’ideale panathletico;
- Rispettare le regole del Club di cui sono diventato socio;
- Dare il meglio di me a titolo di volontariato per far raggiungere al mio Club gli scopi che si è prefisso;
- Ricercare l’amicizia di tutti i Panathleti, praticarla, e aiutare i nuovi soci a integrarsi rapidamente nella vita del Club;
- Agire affinché lo sport sia considerato e vissuto come un elemento di cultura degli uomini e dei popoli;
- Operare permanentemente e dovunque per l’affermazione dell’etica sportiva basata sul fair-play;
- Prodigarmi affinché una sana educazione sportiva venga data alla gioventù della mia città, della mia regione, del mio paese;
- Essere d’esempio nel modo di praticare lo sport;
- Comportarmi da sportivo esemplare quando assisto ad una competizione;
- Essere un vero ambasciatore dello sport, inteso come elemento di emancipazione dell’uomo, e lottare contro tutto ciò che lo degrada.
Rafforzerò il mio impegno con l’assidua partecipazione alle riunioni e alle manifestazioni organizzate dal mio Club e a quelle di altri Club del Panathlon International.
CARTA DEI DIRITTI DEI RAGAZZI NELLO SPORT
Tutti i ragazzi hanno il diritto di:
- Praticare sport
- Divertirsi e di giocare
- Vivere in un ambiente salutare
- Essere trattati con dignità
- Essere allenati ed educati da persone competenti
- Ricevere un allenamento adatto alla loro età, ritmo e capacità individuale
- Gareggiare con bambini dello stesso livello in una adeguata competizione
- Praticare lo sport in condizioni di sicurezza
- Usufruire di un adeguato periodo di riposo
- Avere la possibilità di diventare un campione, oppure di non esserlo.
Punto 5 della Dichiarazione del Panathlon sull’etica nello sport giovanile
Gand, 24 settembre 2004
CARTA DEI DOVERI DEL GENITORE NELLO SPORT
- la scelta della disciplina sportiva preferita spetta ai miei figli in totale autonomia e senza condizionamenti da parte mia.
- mio dovere è verificare che l’attività sportiva sia funzionale alla loro educazione e alla loro crescita psico-fisica, armonizzando il tempo dello sport con gli impegni scolastici e con una serena vita familiare.
- eviterò ai miei figli, fino all’età di 14 anni, pesanti attività agonistiche, salvo discipline formative, privilegiando lo sport ludico e ricreativo.
- li seguirò con discrezione, con il loro consenso, se servirà ad aiutarli ad avere con lo sport un rapporto equilibrato.
- non chiederò agli allenatori dei miei figli nulla che non sia utile alla loro crescita e commisurato ai loro meriti e potenzialità.
- dirò ai miei figli che per essere bravi sportivi e sentirsi felici nella vita non è necessario diventare dei campioni.
- ricorderò loro che anche le sconfitte aiutano a crescere perchè servono per diventare più saggi.
- indicherò loro i valori del Panathlon come fondamento etico per affrontare una corretta esperienza sportiva .
- al loro ritorno a casa non chiederò se abbiano vinto o perso ma se si sentano migliori, nè chiederò quanti gol abbiano segnato o subito o quanti record abbiano battuto, ma se si siano divertiti.
- vorrò specchiarmi nei loro occhi ogni giorno e ritrovare il mio sorriso giovane.
Scarica la carta del Panathleta
Carta del Fair play
Qualunque sia il mio ruolo nello sport, anche quello di spettatore, mi impegno a:
1. Fare di ogni incontro sportivo, poco importa la posta in palio e la rilevanza dell’avvenimento, un momento privilegiato, una sorta di festa.
2. Conformarmi alle regole ed allo spirito dello sport praticato.
3. Rispettare i miei avversari come me stesso.
4. Accettare le decisioni degli arbitri e dei giudici sportivi, sapendo che come me, hanno diritto all’errore, ma fanno di tutto per non commetterlo.
5. Evitare la cattiveria e le aggressioni nei miei atti, parole o scritti.
6. Non usare artifici o inganni per ottenere il successo.
7. Essere degno nella vittoria, come nella sconfitta.
8. Aiutare ognuno, con la mia presenza, la mia esperienza e la mia comprensione.
9. Soccorrere ogni sportivo ferito o la cui vita è in pericolo.
10. Essere realmente un ambasciatore dello sport, aiutando a far rispettare intorno a me i principi qui affermati.
Onorando questo impegno, sarò un vero sportivo.