A PALERMO UNA ESIBIZIONE DELLE FAMOSE FRECCE TRICOLORI DELL’AERONAUTICA MILITARE

La squadra acrobatica dell’Aeronautica militare italiana, dopo circa sette anni, sarà di nuovo sul cielo di Palermo per una esibizione.

L’esibizione acrobatica, che durerà circa mezz’ora, si svolgerà sul cielo sopra al Foro Italico nel tardo pomeriggio dell’otto luglio, intorno alle 18.

È l’unica tappa in calendario nel Sud d’Italia. L’ultima volta fu ospitata pure al Foro Italico e in migliaia presero d’assalto il lungomare per assistere da vicino alle acrobazie.

Le Frecce Tricolori, il cui nome per esteso è Pattuglia Acrobatica Nazionale, costituente il 313º Gruppo Addestramento Acrobatico, sono nate nel 1961 in seguito alla decisione dell’Aeronautica Militare di creare un gruppo permanente per l’addestramento all’acrobazia aerea collettiva dei suoi piloti.

Con dieci aerei, di cui nove in formazione e uno solista, sono la pattuglia acrobatica più numerosa del mondo, ed il loro programma di volo, comprendente una ventina di acrobazie e della durata di circa mezz’ora, le ha rese le più famose.

Dal 1982 utilizzano come velivolo gli Aermacchi MB.339 A/PAN MLU, e la sede è l’aeroporto di Rivolto, in provincia di Udine.

La livrea degli MB-339PAN usati dal Gruppo è data dalla caratteristica banda tricolore che attraversa la fiancata dell’aereo su sfondo blu. L’addome dell’aeroplano è grigio chiaro mentre i numeri di formazione sono degli adesivi gialli. Ai classici Aermacchi MB-339 A in forza all’Aeronautica Militare Italiana sono stati tolti i serbatoi delle estremità alari per due ragioni:

  • penalizzerebbero le prestazioni acrobatiche dei velivoli, in particolare i tonneau veloci a causa di una massa non indifferente posta lontana dall’asse di rotazione;
  • renderebbero più problematico il mantenimento della formazione stretta durante le manovre acrobatiche, inibendo in parte la visuale del velivolo accanto al quale si vola e privando così i “gregari” di punti di riferimento precisi per il mantenimento della posizione.

Vengono così ideate le taniche sub alari miste, contenenti sia l’olio di vaselina per le fumate che una certa quantità di carburante per compensare parzialmente la riduzione di autonomia causata dalla rimozione delle “tip tanks” di estremità. Serbatoi sub alari di carburante più grandi (pylon tank), già previsti all’origine, possono essere installati sui piloni sub alari esterni per i voli di trasferimento a lungo raggio. In occasione della prima crociera in USA-Canada (1986), vennero allestite speciali tip tank a sezione cilindrica, di capacità molto superiore a quella delle originali tip tank a sezione ellittica. Tali tip tank cilindriche, aggiunte ai nylon tank, forniscono un’autonomia adeguata alle grandi tappe nel nord-Atlantico, permettendo anche una digressione su un eventuale aeroporto alternato.

Il fumo colorato viene generato per dispersione, ed è composto da olio di vaselina a cui vengono aggiunti pigmenti non inquinanti. La fuoriuscita di tale composto avviene attraverso un tubicino posto nello scarico posteriore dell’aeroplano.

 

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